un borgo tra i più belli d’Italia
Il nostro bellissimo borgo, tra i più Belli d’Italia, immerso oggi nella quiete e nel silenzio della natura, un tempo era tutto un caotico brulicare di passanti, pastori, mercanti, artigiani, nel tempo in cui i De’ Medici governavano su Sessanio e su gran parte del territorio aquilano.
Ebbene sì, i tanto illustri De’ Medici, tanto illustri da essere finiti di recente anche in una serie tv, i grandi Signori di Firenze, coinvolti nelle vicende politiche più importanti del Rinascimento, grazie alle loro accorte strategie, arrivarono fino in Abruzzo e hanno lasciato importanti tracce del loro passaggio.
Siamo alla fine del ‘500 quando l’intera Baronia di Carapelle, che comprendeva anche Carapelle Calvisio, Castelvecchio Calvisio, Calascio e Rocca Calascio passò dagli Aragonesi nelle mani di Francesco I De’ Medici e rimase nelle mani di questa famiglia fino a metà del Settecento. Grazie alla loro influenza, Santo Stefano di Sessanio divenne un centro molto ricco ed importante, dedito all’allevamento delle pecore per la lana, poi lavorata a Firenze e venduta in tutto il mondo.
Immaginate, tutte le colline intorno a noi brulicare di ovini e di pastori, e mercanti contrattare in piazza sul prezzo della lana o dei capi e l’eleganza dei tendaggi nel palazzo signorile e le riverenze al passaggio del signore.
Ma i Medici non hanno solo accresciuto il potere economico di Sessanio, perché ci hanno lasciato anche tracce nell’architettura del borgo, rendendolo elegante e raffinato, ammirato ancora oggi. Iniziamo con il Palazzo Mediceo, costruito dai Medici come residenza signorile. Attualmente adibito a ristorante, il magnificente edificio in pietra ha due grandi bastioni e due finestre bifore di stile tardo-gotico. La facciata che dà verso l’interno del paese è decorata da logge. Vicino al Palazzo Mediceo si trova la Chiesa Madre, costruita inizialmente come cappella medicea, come ci dimostra lo stemma dei Medici sull’architrave, inconfondibile con la sua facciata in pieno stile rinascimentale, dalle proporzioni composte e classicheggianti. Il medesimo stemma mediceo si trova anche sulla Porta Urbica, un arco a tutto sesto, su cui un tempo facevano la guardia le vedette.
L’influenza dei De’ Medici ha segnato l’aspetto del borgo e l’immaginario collettivo, tanto che anche l’antica torre medievale, simbolo della città, attualmente in ricostruzione, viene erroneamente denominata Torre Medicea. Originariamente torre di vedetta, di forma circolare e merlata sulla sommità in pieno stile duecentesco, è realizzata con pietra di montagna che le conferisce un fascino tutto particolare.
Per saperne di più, potrete usufruire delle nostre visite guidate nel centro storico durante tutta l’estate e ammirare la bellezza composta del Rinascimento di provincia, l’armonia tra natura e architettura, gli antichi fasti della nostra Sessanio, oggi sottoposta ad attenta opera di recupero e restauro, un progetto che abbiamo sposato in tutto e per tutto con il nostro Albergo Diffuso Sextantio.