Un viaggio nel divertimento e nelle tradizioni
Le danze popolari rappresentano l’Abruzzo più vero, quello forte e gentile, quello che dopo giorni di lavoro nei campi si permette un intervallo di gioia e di condivisione per raccontarsi la settimana o la stagione di lavoro appena trascorsi, l’andamento delle nascite nell’ovile, nel pollaio e nella stalla o per dimenticare tutta la fatica.
Dal cuore dell’Abruzzo nascono e si diffondono le tipologie di danza più note e più apprezzate della penisola, come le saltarelle e le quadriglie, ma l’elenco potrebbe essere ancora molto lungo. Il Danzo, il trallallero, la spallata, la ciuppecarella…melodie che già dal nome rievocano l’irrefrenabile desiderio di muovere i piedi e le mani a tempo di musica.
Le funzioni di queste danze erano tante: soprattutto però ne esistevano di due tipi, quelle da festa e quelle da corteggiamento che volevano rappresentare il possesso fisico e fugace di una donna che per la prima volta è tra le braccia di un uomo; rappresentare la sensazione per una donna, di essere posseduta per la prima volta da un uomo che non è il padre.
La quadriglia è la danza di gruppo più nota e più diffusa in Italia ma nasce in Abruzzo: si balla in coppia e si eseguono tante figure e incroci di mani e di coppie agli ‘ordini’ di un comandante della quadriglia che con nomi in un francese sgangherato chiama le varie figure di danza.
La saltarella o le saltarelle sono una vorticosa danza corteggiamento nella quale le coppie si dispongono in cerchio e, a turno, si portano al centro per eseguire il rito della seduzione. Gli studiosi dicono che questo ballo sia il discendente del latino ‘salutatio’, una danza molto in voga a Roma. Le coppie si danno costantemente il cambio in una sorta di gara di resistenza. I due “amanti” eseguono dei movimenti simmetrici e non si toccano, ma si sfiorano con allusività. Ovviamente, se si chiama saltarella è perché è per lo più formata da passi saltati, posizionando sempre un piede dietro l’altro che viene fatto strisciare in avanti prima di ricevere il peso di tutto il corpo.
La Spallata è una danza popolare presente dal sud Abruzzo e , così come risulta dai racconti degli anziani, intreccia elementi di evidente energia maschile con quelli di allusione erotica, perciò viene per lo più eseguito durante le feste nuziali.
Per fortuna queste tradizioni non si sono perdute, ma in ogni dove per l’Abruzzo gruppi folkloristici composti anche da tantissimi giovani conservano la tradizione e la fanno rivivere in feste appositamente dedicate alla musica popolare o nelle sagre e nelle feste di paese.
E’ difficile esprimere a parole la bellezza di queste danze, perciò, che siate ballerini o solo spettatori, venite di persona a scoprirne l’energia!