Un breve sguardo a quelli che erano gli antichi mestieri abruzzesi… per tracciare la storia di questa meravigliosa regione.
La tecnologia di cui disponiamo al giorno d’oggi è davvero sbalorditiva e ci offre tante comodità! Molte attività umane possono essere eseguite dalle macchine, persino gli interventi chirurgici! Ma… di questo passo che fine faranno gli antichi mestieri? Non si può rischiare di perderne la memoria, perché essi sono alla base delle nostre tradizioni.
Un tempo i mestieri erano altamente specializzati.
Alcuni erano stagionali, altri venivano esercitati durante tutto l’anno; alcuni lavoratori erano “ambulanti”, altri avevano a disposizione una bottega.
Naturalmente, poi, ogni regione, a seconda della localizzazione geografica era più predisposta per l’allevamento, per l’agricoltura o per la pesca.
Per esempio, nell’ambito della pastorizia c’erano diverse figure: i massari e i caciai si occupavano di mungitura e produzione di formaggi, i bassettieri conciavano e vendevano pelli, i butteri raccoglievano legna per costruire recinzioni e procuravano l’acqua per gli animali, i tosatori toglievano il pelo alle pecore e così via.
Per quanto riguarda i lavoratori ambulanti, c’era chi vendeva mercanzie o chi prestava un servizio e metteva a disposizione le proprie competenze, per esempio riparando oggetti di uso domestico o attrezzi da lavoro. Poi c’erano anche persone che si dedicavano ad attività un po’ meno necessarie, come giocolieri, musicanti o indovini.
Tra i mestieri più diffusi in Abruzzo, ricordiamo gli intagliatori del legno, gli ombrellai, i bottai, gli scalpellini, i confettai, i coltellai, i vetrai, le bottonaie, gli incisori del cuoio, i tintori, ma anche tantissimi altri.
Tra coloro che apprendevano il proprio mestiere in una bottega, invece, fiorirono particolarmente orafi, artigiani del ferro battuto, ebanisti e ceramisti.
Da tutte queste attività artigianali sono nati anche oggetti divenuti un simbolo della regione: la chitarra per i maccheroni e la conca in rame, che veniva utilizzata per trasportare acqua quando ancora non esistevano reti idriche.
Tessitura, pizzi e merletti sono ancora oggi attività molto praticate.
Volete avere un piccolo assaggio di come poteva essere quel mondo?
Vi aspettiamo a Sextantio!